Milano e il Forum Economia Urbana 2024

Sono diversi gli stimoli e le riflessioni che ci portiamo a casa dal Forum Economia Urbana 2024, una tre giorni di eventi e dibattiti (dal 15 al 17 febbraio) organizzata dal Comune di Milano sul tema dell’Economia di Prossimità, a cui ci siamo uniti come spettatori curiosi anche noi di Green Growth Generation.

Cos'è l'Economia di Prossimità?

Il riferimento è a quell’insieme di attività, di carattere economico, sociale, e culturale, che definiscono e animano le strade e i quartieri delle nostre città. Botteghe artigiane, mercati agricoli locali, cooperative di consumo, negozi di quartiere e spazi culturali: un autentico ecosistema urbano che contribuisce non solo a rafforzare l’identità delle comunità locali, ma suscita anche un profondo e sincero senso di appartenenza tra i suoi abitanti. Sono proprio le grandi sfide di oggi – povertà, disuguaglianza sociale, cambiamenti climatici – ad imporci di riportare al centro il concetto di Economia di prossimità.

L’economia del noi: cooperazione, imprenditoria sociale, prossimità.

Nell’ambito dell’economia di prossimità emerge un legame molto forte tra il produttore e il consumatore. Ci si riferisce ad un modello economico che ragiona anche e soprattutto di cooperazione sociale.

Per una metropoli in perenne evoluzione come Milano, sempre più fondamentale sarà imparare a concepire gli spazi urbani considerando le sfide della sostenibilità ambientale, favorendo al tempo stesso l’inclusione lavorativa delle fasce più vulnerabili. Strategico il ruolo giocato dal Terzo Settore: organizzazioni No profit, fondazioni, imprese sociali, cooperative e centri culturali, tutti possono contribuire ad un nuovo modo di fare economia.

Mercati e territori: tra tradizioni e nuovi modelli.

I mercati rionali, sia coperti che ambulanti, sono tra i luoghi d’acquisto preferiti dai milanesi. Si tratta di un servizio diretto, empatico verso le esigenze e le specificità di ciascun consumatore, che spesso preferisce rivolgersi al mercato in virtù della comprovata qualità di prodotto (rafforzato dalla presenza diffusa e capillare di queste strutture su tutto il territorio).

E’ altresì necessario saper stare al passo con i tempi, anticipando i trend emergenti nella domanda: l’attenzione all’ambiente, che si traduce in recupero delle eccedenze in ottica anti spreco e di circolarità, e alle condizioni lavorative interne alla filiera agroalimentare.

Si presenta qui un consiglio diretto agli urbanisti: considerare la riorganizzazione urbana con l’inclusione di spazi dedicati ai mercati ambulanti. Il ritorno non sarà di natura esclusivamente economica, poiché questi luoghi tradizionalmente si trasformano in centri attrattivi per la cultura e le interazioni sociali.

MPMI e giovani, un binomio di successo

La sopravvivenza dell’economia di prossimità dipende dalla trasmissione dei suoi saperi attraverso le generazioni successive. Un’esigenza che rispecchia anche il mondo delle MPMI (Micro Piccole Medie Imprese) e del Terzo Settore.

I giovani prestano oggi molta attenzione alla dimensione sociale e ambientale sul luogo di lavoro: alle imprese il compito di riuscire ad intercettare queste esigenze, interagendo maggiormente anche con il mondo del Terzo Settore, per sua stessa natura vicino a certe sensibilità.

Il lavoro viene considerato sempre più un’espressione dell’identità individuale, campo da gioco dove poter realizzare le proprie aspirazioni, liberi di commettere errori e imparare dagli stessi. Aziende e realtà del No Profit devono saper allargare i propri orizzonti, riconoscendo sensibilità e inclinazioni di ciascun individuo.

Perché è dalla diversità delle esperienze e delle prospettive tra le generazioni che si genera un terreno fertile per l’innovazione e la creatività.

Un commento finale

Durante i tre giorni del Forum, più volte è stata evidenziata l’importanza dell’approccio partecipativo e multi-stakeholder per affrontare le esigenze della comunità, sempre più complesse e diversificate.

Green Growth Generation questa vocazione la possiede per natura, sviluppando progetti, iniziative e collaborazioni che integrano competenze del mondo del business, dell’arte e della ricerca accademica.

Relazionarsi con i giovani significa anche dialogare intorno a idee e proposte disruptive: Green Growth ha infatti sviluppato uno specifico programma di coaching e mentoring rivolto a imprenditori e startup che puntano a realizzare progetti ad alto impatto sociale.

Siamo convinti che le nuove generazioni rappresentano il faro per orientare il nostro sistema economico verso lidi più sostenibili. A noi – Imprese, PMI, enti del Terzo Settore – il compito di accelerare questa transizione.

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